In un contenzioso riguardante la messa a gara dei servizi di gestione di rifiuti urbani, il Consiglio di Stato ha respinto la censura fondata sulla mancata suddivisione in lotti differenti fra il servizio di raccolta di rifiuti e quello di spazzamento delle strade.
I giudici di Palazzo Spada hanno infatti sottolineato come, per i rifiuti, valga il concetto di ciclo integrato, in base al quale il servizio deve essere caratterizzato da unitarietà gestionale sul piano sia funzione sia territoriale (art. 183 d.lgs. n. 152 del 2006).
A detta del Collegio, la necessità di concentrare tutte le operazioni di igiene ambientale in un unico soggetto deriva dalla natura stessa del servizio, per il quale è evidente l’opportunità economica ed operativa di non demandare le diverse attività (raccolta e spazzamento) a più soggetti distinti, come tali non difficilmente coordinabili tra loro e non unitariamente responsabili verso l’ente (Consiglio di Stato, 3.04.2018, n. 20549).Consiglio di Stato: Ciclo Integrato per Rifiuti