Con l’approvazione definitiva del decreto “Semplificazioni” 2019, l’Italia ha riconosciuto valore legale alle tecnologie basate su registri distribuiti (c.d. blockchain) e agli smart contracts, introducendo le relative definizioni normative con previsioni all’avanguardia in ambito europeo. È anzitutto previsto che la memorizzazione sulla blockchain di documenti informatici produce gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica di cui all’art. 41 Regolamento UE n. 910/2014 c.d. “eIDAS”, con conseguente opponibilità erga omnes della datazione e dell’esistenza stessa di tali documenti informatici. È inoltre stabilito che gli smart contracts, creati previa identificazione informatica delle parti interessate, soddisfano il requisito della forma scritta. Tale innovazione appare particolarmente dirompente poiché consentirà, non appena precisato dall’Agenzia per l’Italia Digitale il meccanismo d’identificazione informatica delle parti, di considerare i codici software quali veri e propri contratti e di utilizzare gli smart contracts in tutte le ipotesi in cui la legge impone la forma scritta.
Smart contract e blockchain sono legge