Quando risulta tardiva l’impugnazione di un titolo edilizio da parte del terzo?
Il TAR Veneto ha ricordato – con ampio rinvio ad autorevoli precedenti del Consiglio di Stato – le regole di giudizio in materia di individuazione del momento da cui può essere gravato d’impugnazione un titolo edilizio da parte del terzo, giacché altrimenti ignaro della formazione del titolo stesso (questione che può essere oggetto di prova contraria da parte dell’interessato).
Questione centrale, dal momento che ne può discendere il rilievo di tardività dell’azione esperita siccome sottoposta a termine decadenziale. Sul punto:
- Qualora si contesti che nessun manufatto poteva essere realizzato, il termine iniziale va individuato nella data in cui i lavori sono effettivamente iniziati.
- Qualora invece si contesti diversamente il titolo (e.g. in punto di distanze o di specifica consistenza del manufatto), occorre situarlo in corrispondenza del completamento dei lavori, qualora il vizio sia apparente solo al termine dell’opera; oppure ancora
- Nel momento in cui il vizio si sia comunque palesato sotto il profilo di quanto realizzato e, quindi, compatibilmente col progredire dei lavori.
(T.A.R. Veneto, sent. n. 766/2018)